Accettazione tacita di eredità: cos’è, quando e perché farla, quanto costa

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La nostra guida sull’accettazione tacita di eredità: scopri tutti i dettagli su cos’è, quanto costa e perché bisogna farla.

Nel corso della vita può capitare di diventare eredi di un patrimonio composto da beni mobili ed immobili ma anche di debiti. In questo caso l’erede può decidere se accettare o meno l’eredità in base a diversi motivi e criteri.

Accettazione tacita di eredità: cos’è.

Secondo il Diritto Successorio quando un individuo si trova a diventare erede di un patrimonio, si aprono due strade:

1) accettazione espressa: l’erede dichiara esplicitamente l’interesse ad accettare il proprio ruolo, beneficiando dei beni mobili e immobili donati, attraverso una scrittura privata o pubblica, in ogni caso debitamente registrata.

2) accettazione tacita: è sufficiente esprimere la propria volontà ad entrare nell’asse successorio ereditario, senza stipulare alcun contratto. In questo caso si apre un’altra casistica, ovvero l’accettazione con beneficio di inventario: è forma di tutela nei confronti degli eredi nel caso in cui siano presenti debiti o altre pendenze tributarie o fiscali.

È importante ricordare che l’accettazione tacita di eredità con più eredi non prevede che tutti scelgano di procedere nella stessa maniera: alcuni di essi possono accettare, mentre alti rifiutare o attendere l’inventario.

È altresì fondamentale sapere che è un’accettazione dell’eredità senza riserve, per effetto della quale il patrimonio del defunto si “fonde” con il patrimonio dell’erede e diventa un tutt’uno. Ciò significa che l’erede potrà essere tenuto a pagare i debiti del defunto anche ricorrendo alle proprie disponibilità personali, ove l’attivo della massa ereditaria non fosse sufficiente.

Se invece si è a conoscenza di debiti del defunto o se ne ha il sospetto, si può procedere con l’accettazione con beneficio di inventario. In questo modo il patrimonio del defunto e quello dell’erede restano separati e quest’ultimo non dovrà pagare i debiti del defunto (oltre il valore di quanto ereditato). Anche questo è un atto che va fato dal notaio, ma in questo caso poi va trasmesso al Tribunale.

L’accettazione con beneficio d’inventario è obbligatoria quando l’erede è un minore, un interdetto, un minore emancipato o un inabilitato. In questo caso è necessaria anche l’apposita autorizzazione del Giudice tutelare.

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Accettazione tacita di eredità: quando si deve fare

E’ bene precisare che prima di procedere con l’accettazione tacita di eredità è fondamentale che venga presentata la dichiarazione di successione (da un erede o un tecnico come ad esempio un geometra o un notaio).

Quando ci si ritrova ad ereditare un patrimonio immobiliare (case, terreni, ecc) che non si intende mantenere ma si vuole alienare, è necessario trascrivere l’accettazione tacita di eredità.

Visto l’obbligo di trascrizione, questo passaggio deve essere compiuto necessariamente da un notaio entro 20 anni dalla morte del defunto.

L’accettazione tacita di eredità si fa anche contestualmente all’atto definitivo di vendita (c.d. rogito) dell’immobile ereditato che si è deciso di alienare.

Per vendere una casa ereditata è quindi obbligatorio trascrivere l’accettazione tacita di eredità.

Accettazione tacita di eredità: perché va fatta

Sorge spontaneo chiedersi quale sia l’utilità dell’accettazione tacita di eredità quando è già stata presentata la dichiarazione di successione.

La differenza sta nella ratio dei due passaggi:

la dichiarazione di successione opera prevalentemente sul piano fiscale; serve cioè a pagare le imposte su quanto lasciato in eredità e non ad esprimere in modo certo ed inequivocabile la volontà di accettare l’eredità. 

L’accettazione tacita di eredità invece ha valore civile. A regolamentarla è infatti l’art. 476 del Codice Civile che recita così:

L’accettazione è tacita quando il chiamato all’eredità compie  un atto che presuppone necessariamente la sua volontà  di  accettare  e che non avrebbe il diritto di fare se non nella qualità di erede.

Accettazione tacita di eredità: quanto costa

Le spese da sostenere per la dichiarazione tacita di eredità oscillano dai € 300,00 ai € 600,00 ai quali va aggiunto l’onorario del notaio (circa € 1.800,00).

Se si procede invece con l’accettazione con beneficio di inventario i costi possono lievitare in modo significativo.

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Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per maggiori dettagli e/o un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati.

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